Campionato mondiale del pizzaiuolo - Trofeo Caputo

Franco Manna festeggia i pizzaioli che si sono laureati campioni al Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo

Il successo di Gennaro Piccolo che conquista la Coppa Rossopomodoro e il terzo gradino del podio nella categoria regina STG e i primati assoluti di Teresa Iorio con la pizza Femmena e Fritta insieme alle affermazioni della giovanissima Anna Autiero e di Aniello Sorrentino testimoniano l’efficacia della scuola professionale di Rossopomodoro



Rossopomodoro sale sul podio della categoria regina del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo specialità STG con Gennaro Piccolo, pizzaiolo resident di Rossopomodoro LAB di Napoli a via Partenope.

Con 2100 punti, il pizzaiolo che coltiva la passione per l’allevamento dei canarini, si aggiudica il terzo posto mondiale con una grandissima prestazione nella categoria più affollata per concorrenti.
 

Un successo che lo proietta nell’empireo dei grandi pizzaioli di sempre e che gli permette di aggiudicarsi la Coppa Rossopomodoro. Il Vesuvio fumante di lava rossa di pomodoro è appannaggio, oltre che di Gennaro Piccolo, di Ferdinando Percoco (con 2030 punti) di Rossopomodoro Rimini e di Giuseppe Salvatore (con 2000 punti) di Rossopomodoro Torino XX settembre che si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto della categoria.

Il successo della formula LAB è completato dall’affermazione di Teresa Iorio, la campionessa mondiale STG del 2015, che ha partecipato alla nuova categoria della Pizza Fritta stabilendo altri tre primati: è la prima vincitrice della specialità, è la prima campionessa STG a rimettersi in gioco in una gara mondiale facendo cadere il tabù che voleva che i campioni non si ripresentassero alle edizioni successive, ed è la prima donna a vincere la categoria Pizza Fritta del Trofeo Caputo.

Gli impasti a doppia e lunga lievitazione della Scuola Rossopomodoro hanno permesso a tutti i pizzaioli del brand napoletano di ben figurare nelle categorie in cui hanno gareggiato a testimonianza della capacità del team Rossopomodoro, capitanato dagli executive chef Antonio Sorrentino ed Enzo De Angelis, di proporre una pizza di tradizione attenta alle esigenze dei consumatori contemporanei.

“È un’affermazione che ancora una volta sottolinea la bontà della nostra filosofia”, spiega Franco Manna, fondatore e presidente di Sebeto SPA, “attenta a valorizzare gli ingredienti di eccellenza e soprattutto il valore del lavoro artigianale dei nostri pizzaioli che sono la vera arma segreta per diffondere il Made in Italy e il messaggio della vera e buona pizza napoletana in tutto il mondo. La doppia affermazione di Gennaro Piccolo e di Teresa Iorio testimonia anche la nostra volontà di creare una scuola di pizza e di pizzaioli che sia competitiva: vogliamo che Napoli diventi la scuola mondiale di questa arte allo stesso modo in cui Londra è scuola di inglese per tutti. I giovanissimi del nostro vivaio ci hanno regalato belle soddisfazioni con l’affermazione di Anna Autiero nella nuova categoria Pizza Fritta e di Aniello Sorrentino con il primo posto mondiale in quella Juniores. Con questi titoli e con l’apporto di un nostro altro pizzaiolo campione del mondo, Davide Civitiello, il LAB di via Partenope diventa la pizzeria più titolata del mondo. E oggi faremo festa con i nostri campioni che hanno conquistato il podio della Coppa Rossopomodoro, Ferdinando Percoco e Giuseppe Salvatore”.
 

“Colgo l’occasione per ringraziare lo scultore e artista presepiale Ulderico Pinfildi che ha realizzato in esclusiva per i nostri campioni un elegante scultura in argilla refrattaria e tufo che rappresentala la forza, la passione e il senso di appartenenza”.