Lieviti per Pizza: quali sono e come sceglierli

Scegliere quale lievito usare per la pizza è fondamentale quando si vuole ottenere un risultato perfetto. Esistono diversi tipi di lieviti per pizza con un processo di lievitazione diverso e un tempo di lavorazione che può cambiare, ma la funzione dei microrganismi presenti in questo ingrediente è sempre la stessa: trasformare gli zuccheri in anidride carbonica che, rimanendo intrappolata nella struttura del glutine, crea le bolle responsabili dell’aumento di volume dell’impasto. La scelta tra ingrediente fresco, secco o in polvere può cambiare in base alle preferenze personali o il tempo che si ha a disposizione. In questo articolo esploriamo i tipi di lievito per pizza più comuni e scopriamo insieme come fare una scelta in base al risultato finale che si vuole ottenere.

Quali lieviti usare per la pizza

Scegliere quale tipo di lievito usare per la pizza significa prendere in considerazione anche la preferenza di cottura e il sapore che, per quanto riguarda l’acidità, si nota in modo più deciso in alcune tipologie di prodotto. In ogni caso è fondamentale regolare la dose in proporzione alla quantità di farina, acqua e umidità dell’impasto. Vediamo quali sono i tipi di lieviti per pizza più conosciuti e utilizzati:

  • Lievito di birra fresco e secco. Si tratta di un ingrediente utilizzato per i prodotti da forno e per la fermentazione alcolica impiegata nella produzione della birra. Oltre a conferire una struttura alveolata agli impasti, è apprezzato perché attiva un processo di lievitazione rapido, ideale per chi non ha a disposizione troppo tempo. È disponibile nella versione secca o fresca e la principale differenza tra le due varianti risiede nella quantità da utilizzare: 1 grammo secco equivale a 3 grammi di quello fresco. La variante secca è un’alternativa disidratata del prodotto che per attivarsi ha bisogno di acqua tiepida e zucchero.
  • Lievito Madre. Questo agente lievitante ci riporta alle tecniche di panificazione del passato, quando veniva utilizzato per preparare il pane fatto in casa. Oggi il lievito madre per fare la pizza è stato riscoperto anche dentro le cucine dei professionisti perché capace di regalare un impasto particolarmente leggero e con una fragranza unica, dunque particolarmente apprezzato anche dal consumatore finale. Il processo di fermentazione naturale si attiva grazie alla presenza di batteri lattici, questo significa che ha bisogno di un tempo di lievitazione più esteso e di un’attenzione maggiore nel trattamento dell’impasto.
  • Lievito in polvere. Questo tipo di lievito per pizza viene chiamato anche chimico o istantaneo, è il più utilizzato per la preparazione di dolci ma può essere usato anche per far lievitare l’impasto della pizza quando si organizza una cena all’ultimo minuto. Il principale agente di questo prodotto è il bicarbonato di sodio che è in grado di attivare una reazione di fermentazione a contatto con altri ingredienti acidi, come un cucchiaio di yogurt o succo di limone.
  • Quale lievito scegliere per la pizza

    Come abbiamo visto, la scelta del migliore lievito per fare la pizza può dipendere da diversi elementi. Il lievito di birra fresco o secco offre il giusto compromesso per chi non ha troppo tempo a disposizione, garantendo allo stesso tempo un prodotto digeribile e con una buona fragranza. Per chi ama rivivere i sapori della tradizione, la pasta madre regala un impasto leggero e un sapore più complesso, ma è necessario attendere tempi più lunghi per completare il processo di fermentazione. La soluzione in polvere, invece, può salvare la serata per una pizzata organizzata all’ultimo minuto. Conoscevi già tutti questi tipi di lievito per pizza? Sperimenta le numerose varianti che hai a disposizione per scoprire la versione più adatta alla tua ricetta.